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venerdì 22 giugno 2012

Siamo Valigiati

Partenza alle porte, e differentemente da ogni anno, la mia ansia da gestione compulsiva, ha lasciato spazio ad altre attività più pressanti e la valigia l’ho preparata solo ieri.
Beh che c’è, secondo voi è sempre troppo presto, visto che parto Domenica alle 5 del mattino? Lo sarà per voi. Io di solito sono già valigiata una trentina di giorni prima. Non che questo mi metta a riparo dallo scordare quelle piccole cose che fanno la differenza (e non parlo della testa, quella è persa da tempo), il caricabatterie del cellulare per esempio o la biancheria intima. Voi mi direte, ma vai a Formentera che porti la biancheria? Ma io sono Vintage e a Formentera la metto doppia, così tanto per essere controtendenza. Così anno dopo anno mi ritrovo con una collezione senza precedenti di caricabatterie da far invidia alla Samsung, o costretta a fare scorta di abbigliamento o havaianas.
Insomma, anche quest’anno forse ce l’abbiamo fatta, la valigia si chiude e questo è un ottimo risultato,  non l’ho ancora pesata, ma ad occhio e croce tranne per una decina di chili in esubero dovrebbero farmi passare.
Io ci provo, ogni volta mi dico, costumi  e pareo, e poi parte il primo abbinamento con il costume e mi ritrovo che senza il vestito da sposa proprio non posso spostarmi, perché…non si sa mai, e se poi mi servisse?  Il punto è, che io ai miei vestiti gli voglio bene, e non mi sembra carino partire e lasciarli a Roma da soli, al buio dell’armadio. E’ una questione d'affetto. Non lo farei con un cane figuriamoci con i miei vestiti o con i miei sandali Jimmy Choo! E poi il cambiamento d’aria potrebbe anche fargli bene!
Credo comunque di aver dato il meglio di me. Quest’anno il motto è “non esageriamo” con il risultato che non  entrerò in competizione con le parruccone che sulla passeggiata di Es Pujols sfoggiano tacco 15 alle 19,00 e per spostarsi necessitano inevitabilimente dell’accompagno. Oddio, saranno anche gnocche, ma io sto già sui tacchi tutto l’anno e per me vacanza è in primo luogo libertà! Se deve diventare un lavoro, allora resto in ufficio.
Così ho infilato in valigia giusto due magliette, in effetti forse saranno una ventina, ma non sottilizziamo, qualche decina di costumi, sempre perché non dobbiamo esagerare e poi Jane di Ibiza è un passaggio obbligato e non vorrei mai che ci rimanesse male se quest’anno non le faccio la cessione del quinto per un paio dei suoi costumi.
Ho ricordato anche di portare tutta una serie di infallibili creme antirughe contro gli effetti degenerativi del sole, e considerando il sorriso incontenibile della commessa della  profumeria mentre uscivo (sicuramente stava a percentuale), al mi rientro da Formentera la mia pelle dovrebbe fare concorrenza al culo di un neonato! Questo in  un'ottica assolutamente pessimistica.
Ora vado a pesare la valigia se trovo qualcuno che mi aiuti a, come direbbero in Sicilia, “scenderla dal letto”.